Tendenza dei consumi di vino in Italia: crescono i consumi saltuari, calano quelli quotidiani

L’Osservatorio dell’Unione Italiana Vini (UIV) ha analizzato i dati sui consumi di vino in Italia, rivelando un interessante mutamento nelle abitudini dei consumatori.
Negli ultimi 15 anni, il numero di consumatori saltuari di vino è aumentato del 35%, rappresentando un aumento di 4,4 milioni di persone. Al contrario, i consumi quotidiani sono diminuiti del 22%. Questo trend riflette una nuova prospettiva sul consumo di vino nel paese.

Un aspetto rilevante è l’ampliamento del pubblico dei consumatori italiani di vino, con un’attenzione particolare alle donne e agli individui dai 45 anni in su. Attualmente, in Italia, ci sono circa 29,4 milioni di consumatori di vino, rappresentanti il 55% della popolazione. Questa platea è guidata da un aumento del 12% delle donne consumatrici, rispetto al -2% dei maschi. Le donne mostrano un approccio diversificato e moderato al consumo di bevande alcoliche, con una preferenza per il vino come elemento di socialità e stile di vita.

La birra, d’altra parte, sta vivendo una crescita sia nei consumatori quotidiani (+19%) che in quelli occasionali (+30%) negli ultimi anni. Il segmento degli aperitivi alcolici, tra cui rientrano anche i cocktail a base di vino, ha registrato un forte incremento, raggiungendo quasi 22 milioni di consumatori (+41% in 15 anni). Questo aumento è particolarmente evidente tra le donne, con un incremento del 79% nei consumi fuori casa, coinvolgendo non solo i giovani ma anche la fascia di età tra i 45 e i 54 anni.

Aumenta il consumo di vino tra le donne

Tornando al vino, mentre i consumatori giornalieri sono diminuiti in alcune fasce d’età, come i giovani tra i 25 e i 44 anni, i consumatori saltuari sono cresciuti del 35%, soprattutto tra coloro che hanno oltre 45 anni. Nel periodo tra il 2008 e il 2022, i consumatori quotidiani di vino hanno ridotto il consumo di 461 milioni di bottiglie, mentre i consumatori saltuari hanno aumentato i volumi di acquisto di 344 milioni di bottiglie.

Le regioni italiane con la maggiore incidenza di consumatori di vino sono la Lombardia (16,7%), il Lazio (9,8%), la Campania, il Veneto e l’Emilia-Romagna. Tuttavia, l’Emilia-Romagna è al primo posto per l’incidenza dei consumatori di vino sulla popolazione totale (62%), seguita dalla Valle d’Aosta (61%) e, al 60%, dal Veneto, dall’Umbria e dalla Toscana.

Nel periodo dal 2011 al 2022, si è confermato il trend di calo dei consumatori quotidiani a vantaggio di quelli saltuari, con le decrescite più significative registrate al Sud e in alcune importanti regioni produttrici del Nord e del Mezzogiorno.

Complessivamente, i dati riflettono un cambiamento culturale nel rapporto degli italiani con il vino, da elemento di consumo quotidiano a compagno sociale e stile di vita. Questo approccio responsabile al consumo di vino dimostra come l’Italia sia non solo il primo produttore di vino al mondo, ma anche un esempio di virtuosità in termini di aspettativa di vita.